La denominazione Pico deriva, come peraltro quella della Nano, dalle misure infinitesimali: in matematica, il prefisso “pico” indica il bilionesimo ovvero il milionesimo di milionesimo dell’unità, cioè il fattore di riduzione 10–12.
Con il suo spessore di soli 18 millimetri è forse la semiautomatica più sottile che esista sul mercato; la lunghezza totale, con una canna da 70, è di 130 millimetri e l’altezza è di 100 millimetri. Tutto questo ovviamente incide anche sul peso che, grazie ai tecnopolimeri rinforzati con fibra di vetro con cui è realizzato il fusto, è di soli 325 grammi, inferiore persino a quello della piccola modello 1919 che pesava 340 grammi. Anche la Pico è stata progettata e realizzata negli Stati Uniti appositamente per il porto occulto. Le sue dimensioni sono nettamente inferiori a quelle della Nano e la capacità del serbatoio caricatore, monofilare per ridurre al massimo lo spessore dell’arma, è di sei colpi. I serbatoi sono disponibili anche con base estesa che offre un appoggio supplementare alle ultime dita della mano che la impugna.