10/2024
ATTENZIONE PREZZO VALIDO FINO AL 31/12/2024
Fucile Mauser tedesco di tipo II di transizione codice S/147/G prodotto da JP Sauer und Sohn GmbH – Suhl per un solo mese nel giugno del 1935
VENDUTO ALL’ASTA QUESTO RARISSIMO FUCILE S/147/G VARIATION III JP SAUER K98k MAUSER….IN OTTIME CONDIZIONI…..HA STABILITO UN PREZZO DI 3300 DOLLARI
matricola 594xd
Questo che presentiamo e’ il siamese del ns precedente, cui varia solo un numero di matricola.
I codici k98k non li chiamerei rari ma rarissimi
Costituita a Suhl (Germania) nel 1751 da Johann Paul Sauer, l’azienda omonima rappresenta la più antica fabbrica d’armi tedesca ancora attiva. Inizialmente la ditta produceva soprattutto armi da difesa e per l’esercito, ma con il passare del tempo la produzione di armi da caccia ha preso sempre maggiore importanza. Durante la seconda guerra mondiale la Sauer è divenuta, insieme alla Mauser, la principale fornitrice della Germania nazista con oltre 12 milioni di pezzi della carabina 98K e 44 000 pezzi della MP44 costruiti.
L’arma in oggetto si presenta in splendide condizioni, canna , legni perfetti , non presenta segni di bulino o fresatura, il che indica che non si tratta di preda bellica.
interessante modello tedesco pre-WWII Mauser K98 prodotto da JP Sauer und Sohn GmbH – Suhl nel 1935 con codice di fabbrica S / 147G Seriale 59xx Calibro 8mm Mauser . I primi fucili Sauer realizzati sono molto difficili da trovare, con 1935 “G DATE” che è uno dei più difficili da trovare dell’intera produzione I JP Sauer Mauser sono stati costruiti e rifiniti con un’attenzione superiore ai dettagli e alla maestria! limitate La finitura delle parti metalliche sembra essere tutta autentica – Questo è un fucile JP Sauer & Sohn K98 rilasciato all’esercito nazista nel 1935. Ha un codice di fabbrica “S/147/G” abbastanza raro. Solo circa 75.000 di questa variazione sono stati realizzati. Prove di Waffen dappertutto, anche sul calcio. Le parti metalliche sono in buone condizioni, Il calcio presenta piccole ammaccature, ammaccature DA STOCCAGGIO. .
